sabato 30 marzo 2013

CAMMINO DI S.AGOSTINO





Il Cammino di Sant’Agostino: pellegrinaggio alla riscoperta di una terra 

Il Cammino di Sant’Agostino, ormai più conosciuto come Cammino della Rosa, o Cammino di Compostela della Lombardia, è una proposta di cammino di 415 km,  che unisce venticinque santuari mariani della Brianza.
Il “cammino lento” è per sua natura la forma più rispettosa e sostenibile di conoscenza di una cultura e di una terra: con tale filosofia ispiratrice, il Cammino di Sant’Agostino si propone quale nuovo strumento di fruizione culturale eco-sostenibile dei territori della Arcidiocesi milanese e delle Diocesi pavese e genovese, basato sullo strumento di viaggio in assoluto più sostenibile: il pellegrinaggio a piedi.
Il Cammino di Sant’Agostino è dunque un percorso di cultura, di fede e di svago, che consente di conoscere da molteplici punti di vista i più significativi punti d’interesse dei luoghi brianzoli, milanesi e pavesi (ville di delizia, aree verdi, ambiti lacustri, vie d’acqua, chiese, monumenti artistici e storici, archeologia industriale), valorizzando i numerosi parchi esistenti e conglobando in un sistema di fruizione unitario le aree a nord e a sud di Milano e della relativa Arcidiocesi.
Un’opportunità che consente di fruire i tesori artistici, architettonici, ambientali, culturali di un territorio che fu capitale dell’Impero, regno Longobardo, Ducato di Milano. E che soprattutto riscopre il patrimonio turistico in ottica di viaggio lento e sostenibile, coerente col tema “ecologico” del prossimo evento internazionale milanese Expo 2015: “nutrire il pianeta, energia per la vita”.

lunedì 11 marzo 2013

EDITH STEIN. Dialogo tra le ceneri.



COMPAGNIA      Teatro dell’Aleph
CON                      Elena Mangola
REGIA                   Giovanni Moleri
INGRESSO GRATUITO

Edith Stein fu certamente una delle donne più significative del nostro secolo e la sua figura spicca nella storia del Novecento per coerenza e coraggio. Edith si adoperò con scritti e conferenze per promuovere il ruolo della donna nella società e nella chiesa, rischiarando con la testimonianza della sua vita e con il sacrificio uno dei periodi più foschi della storia europea.
Lo spettacolo, liberamente tratto dagli scritti filosofici ed epistolari raccolti dopo la morte di Edith Stein, è la testimonianza di una donna che, deportata nel campo di sterminio di Auschwitz, interroga la propria fede e la propria umanità, nell’attimo di consegnare la propria esistenza alla folle crudeltà umana, cercando dare un senso alla violenza gratuita che tenta di ridurre l’uomo al silenzio.
Edith Stein, ebrea di nascita e quindi sorella per stirpe di Gesù di Nazareth, anche lui rinnegato e ucciso con una morte umiliante, si sentì chiamata a offrirsi con lui per il suo popolo. Ebbe così la sorte, ma si può dire anche il privilegio, di sigillare nel sangue i principi sui quali aveva fondato la sua esperienza cristiana, per questo il suo messaggio resta un grido di libertà e di risurrezione consegnato alle donne e agli uomini di ogni tempo.
Ella si pone come un vessillo di rispetto, di tolleranza e di accoglienza che invita tutti a comprendersi e accettarsi aldilà delle differenze etniche, culturali e religiose, per formare una società veramente solidale e fraterna.
Proporre uno spettacolo su Edith Stein significa perciò avere la possibilità di riflettere sulla testimonianza di uomini e donne che con la loro luminosa esistenza hanno saputo opporsi alla logica del buio, del potere, della diseguaglianza, della violenza e della morte.
Lo spettacolo è particolarmente adatto agli studenti delle scuole superiori.
Domenica 24 Marzo ore 21.00 in Sala Civica, via Pietro Verri - BIASSONO