martedì 13 dicembre 2016

WHEN THE WIND BEGINS TO SING



Un incontro di tre musicisti,
esperienze diverse, ma un solo desiderio:
fare musica senza schemi preordinati.


UNUSUAL FOLK

Un trio che spazia 
dal folk classico celtico irlandese
alla più tradizionale musica d'autore italiana,
ma con un tocco di originalità,
rivisitando i brani con sonorità che richiamano 
echi di jazz, blues, lirica,
India, Maghreb e musica antica 




Con

Allyson Adair
(voce soprano)
Lorenzo Monesi
(tromba e percussioni)
Marco Pizzoccaro
(chitarra)



SABATO 17 DICEMBRE
ore 20.30
c/o la sala civica C. Cattaneo
BIASSONO




si ringrazia il Comune per il patrocinio   


        


             

lunedì 5 dicembre 2016

APERITIVI LETTERARI/4



Sesto ed ultimo appuntamento
per la nostra rassegna 

Si conclude con la presentazione
dell'ultima fatica letteraria di

Vittoria Sangiorgio

L'IRAN SVELATO DELLE DONNE



Ancora un viaggio,
come è capace lei di raccontare
e di farci vivere,
in una terra lontana e difficile,
ma inaspettatamente sorprendente.


MERCOLEDI' 7 DICEMBRE
dalle ore 18.45
c/o il Karma Caffè (Villa Monguzzi)
via Cesana e Villa 34,  Biassono


lunedì 28 novembre 2016

APERITIVI LETTERARI/4


Il quinto appuntamento
di questa quarta edizione
è con 

Sabrina Servucci 
 che, con

Punto di conTatto

ci accompagnerà in un'esperienza unica.



Dalle sue parole:
"Dalla struttura di riabilitazione che accoglie subito dopo la rianimazione,
a quelle di lungodegenza dove si è ospiti per sempre,
ho accompagnato persone in viaggi imprevedibili e misteriosi,
testimone di destini insondabili,
ho condiviso emozioni ed esperienze,
ho toccato con mano l'Essenza di ognuno.
...
Ho utilizzato le mani e lo Shiatsu come strumento sensibile
per sentire e consentire vitalità,
per animare un Punto di conTatto.


In questo libro c'è tanta umanità e tanta sofferenza,
tanta gioia e tanta preoccupazione,
tanto entusiasmo e tanti dubbi;
in questo libro insomma, c'è tanta vita,
e la vita sostiene la vita.
(F. Bottalo, scrittore ed esperto shiatsu e medicina cinese)



MERCOLEDI' 30 NOVEMBRE
dalle 18.45
c/o Hostaria del Parco
via regina Margherita 73
BIASSONO - frazione San Giorgio

martedì 22 novembre 2016

APERITIVI LETTERARI/4


Quarto appuntamento
dedicato alla poesia.

Poeti si nasce o si diventa?

In un'unica serata
incontriamo 

Maria Teresa Tedde
e
Luca Giuseppe Tagliabue



IL VOLO DELL'AQUILA

Attraverso una ricerca interiore, alcuni si scoprono a possedere doti inaspettate...è il caso dell'autrice sarda Maria Teresa Tedde.


La poetessa canta la natura, in tutte le sue sfaccettature, la bellezza delle piccole cose, e, attraverso i suoi versi, ecco  l'amicizia, la vita, l'amore.


Dalle sue parole:
"Se sei capace ad amare le tue giornate, la bellezza della natura, degli animali, di un fiore e di ogni incontro umano, allora sì che hai veramente trovato il seme segreto della felicità".



             TUTTA LA SABBIA DELLA MIA CLESSIDRA

Con una successione incalzante di flash-back, l'autore esprime con originalità la sua continua ricerca interiore per dare un senso di adeguatezza alla vita... Ogni domanda genera un'altra domanda come un effetto domino, ed il lettore, rispecchiandosi nelle sue riflessioni, ne condivide parole, emozioni e sentimenti.

Da alcune recensioni:

- Pagine incantevoli che costringono a continuare a leggere...superbo.

- Con linguaggio giovanile e disinvolto, il poeta narra la sua esperienza per capirne il senso.

- Alla ricerca di se stesso e del rapporto con il mondo. Molte emozioni, sentimenti, passioni espresse liberamente.



MERCOLEDI' 23 NOVEMBRE
dalle ore 18.45
c/o il bar Corona, via Manzoni
Biassono


martedì 15 novembre 2016

S. MARTINO: Biassono e l'Unesco festeggiano i 1700 anni dalla nascita del santo di Sabaria Sicca e Tours

Forse senza neppur immaginarlo, Biassono ha festeggiato quest'anno il suo santo patrono inserendosi in un calendario di prestigiose iniziative organizzate in tutt'Europa. Nel 2016 ricorrono infatti i 1700 anni dalla nascita di Martino di Savaria (Pannonia, antica Ungheria), ragion per cui l'Unesco ha invitato le nazioni più legate al santo a proporre nuovi progetti di valorizzazione della sua figura. L'Associazione culturale Gaetano Osculati, dedicando il proprio banchetto al santo durante la fiera patronale di domenica scorsa, si è nel suo piccolo allineata a queste indicazioni: oltre ad aver presentato una breve biografia del santo (qui sotto riprodotta), ha elaborato giochi a tema per bimbi (Colora il Santo, puzzle di S. Martino...), piccole dispense per il pubblico, mettendo anche a disposizione alcune striscette stampate con curiosità sulla sua vita. Ma se allargassimo lo sguardo oltre i confini biassonesi, ritroveremmo molti progetti affascinanti dedicati alla sua figura: la Valle della Loira ha avviato un proprio percorso di pellegrinaggio, integrandolo col circuito più ampio voluto dall'Unione Europea, mentre l'Ungheria ha allestito forse la mostra più approfondita legata a Martino. Persino la città di Utrecht, in Olanda, non ha mancato di omaggiare questa straordinaria figura. E allora godiamo un lungo viaggio insieme che, dalla piccola Biassono, ci porta verso alcuni dei più affascinanti tesori europei.



S. MARTINO DI TOURS  

Martino nacque nel 316 a Sabaria Sicca (odierna Szombathely, in Ungheria) in un avamposto dell'impero romano alle frontiere con la Pannonia. Il padre, tribuno militare della legione, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Ancora bambino si trasferì coi genitori a Pavia, dove suo padre aveva ricevuto un podere in quanto ormai veterano, e in quella città trascorse l'infanzia. A dieci anni fuggì di casa per due giorni che trascorse in una chiesa (probabilmente a Pavia). Nel 331 un editto imperiale obbligò tutti i figli di veterani ad arruolarsi nell'esercito romano. Fu reclutato nelle Scholae imperiali, corpo scelto di 5 000 unità perfettamente equipaggiate: disponeva quindi di un cavallo e di uno schiavo. Fu inviato in Gallia, presso la città di Amiens, nei pressi del confine, e lì passò la maggior parte della sua vita da soldato. Faceva parte, all'interno della guardia imperiale, di truppe non combattenti che garantivano l'ordine pubblico, la protezione della posta imperiale, il trasferimento dei prigionieri o la sicurezza di personaggi importanti.


LA TRADIZIONE DEL TAGLIO DEL MANTELLO

In quanto circitor, eseguiva la ronda di notte e l'ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza notturna delle guarnigioni. Durante una di queste ronde avvenne l'episodio che gli cambiò la vita (e che ancora oggi è quello più ricordato e più usato dall'iconografia). Nel rigido inverno del 335 Martino incontrò un mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare (la clamide bianca della guardia imperiale) e lo condivise con il mendicante. La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi. Lì Iniziò la seconda parte della sua vita.



LA CONVERSIONE AL CRISTIANESIMO

Il sogno ebbe un tale impatto su Martino, che egli, già catecumeno, venne battezzato la Pasqua seguente e divenne cristiano. Martino rimase ufficiale dell'esercito per una ventina d'anni raggiungendo il grado di ufficiale nelle alae scolares (un corpo scelto). Giunto all'età di circa quarant'anni, decise di lasciare l'esercito. Lì iniziò la seconda parte della sua vita.

Martino si impegnò nella lotta contro l'eresia ariana, condannata al I concilio di Nicea (325), e venne per questo anche frustato (nella nativa Pannonia) e cacciato, prima dalla Francia, poi da Milano, dove erano stati eletti vescovi ariani. Nel 357 si recò quindi nell'Isola Gallinara ad Albenga in provincia di Savona, dove condusse quattro anni di vita eremitica. Tornato quindi a Poitiers, al rientro del vescovo cattolico, divenne monaco e venne presto seguito da nuovi compagni, fondando uno dei primi monasteri d'occidente, a Ligugé, sotto la protezione del vescovo Ilario.


VESCOVO DI TOURS

Nel 371 i cittadini di Tours lo vollero loro vescovo, anche se alcuni chierici avanzarono resistenze per il suo aspetto trasandato e le origini plebee. Come vescovo, Martino continuò ad abitare nella sua semplice casa di monaco e proseguì la sua missione di propagatore della fede, creando nel territorio nuove piccole comunità di monaci. Inoltre predicò, battezzò villaggi, abbatté templi, alberi sacri e idoli pagani, dimostrando comunque compassione e misericordia verso chiunque. La sua fama ebbe ampia diffusione nella comunità cristiana dove, oltre ad avere fama di taumaturgo, veniva visto come un uomo dotato di carità, giustizia e sobrietà. Uomo di preghiera e di azione, Martino percorreva personalmente i distretti abitati dai servi agricoltori, dedicando particolare attenzione all'evangelizzazione delle campagne. Nel 375 fondò a Tours un monastero, a poca distanza dalle mura, che divenne, per qualche tempo, la sua residenza. Il monastero, chiamato in latino Maius monasterium (monastero grande), divenne in seguito noto come Marmoutier.

Martino morì l'8 novembre 397 a Candes-Saint-Martin, dove si era recato per mettere pace tra il clero locale.


IL CULTO

San Martino di Tours viene ricordato l'11 novembre, sebbene questa non sia la data della sua morte, ma quella della sua sepoltura. Questa data è diventata una festa straordinaria in tutto l'Occidente, grazie alla sua popolare fama di santità e al numero notevole di cristiani che portavano il nome di Martino.


La basilica a lui dedicata in Tours, l'edificio religioso francese più grande di quei tempi, fu tradizionale meta di pellegrinaggi medievali. Nel 1562, in seguito alle lotte di religione che insanguinarono la Francia, fu messa al sacco dai protestanti e le sue spoglie date alle fiamme, tanto era il suo richiamo simbolico. Durante il periodo della rivoluzione francese la basilica fu demolita quasi completamente; rimasero due torri, ancora oggi visibili. Nel 1884 fu progettata una nuova basilica che fu consacrata nel 1925.

Molte chiese in Europa sono dedicate a san Martino. Tra queste Lucca e Belluno hanno dedicato a San Martino la propria Cattedrale.



LO SAPEVI CHE...   O FORSE NON TUTTI SANNO CHE...


L'undici novembre i bambini delle Fiandre e delle aree cattoliche della Germania e dell'Austria, nonché dell'Alto Adige, partecipano a una processione di lanterne, ricordando la fiaccolata in barca che accompagnò il corpo del santo a Tours.

Il cibo tradizionale di questo giorno è l'oca. Secondo la leggenda, Martino era riluttante a diventare vescovo, motivo per cui si nascose in una stalla piena di oche; il rumore fatto da queste rivelò però il suo nascondiglio alla gente che lo stava cercando.

Nel comune abruzzese di Scanno , in onore del santo si accendono grandi fuochi detti “glorie di San Martino” e le contrade si sfidano a chi fa il fuoco più alto e durevole.

In molte regioni d'Italia, l'undici novembre è associato alla maturazione del vino nuovo (da qui il proverbio “A San Martino ogni mosto diventa vino”) ed è occasione di ritrovo e festeggiamenti dove si brinda stappando il vino appena maturato accompagnato da castagne e caldarroste.


Nel nord Italia, specialmente nelle zone agricole, fino a non molti anni fa tutti i contratti (di lavoro, ma anche di affitto,mezzadria ) avevano inizio e fine l'11 novembre, data scelta in quanto i lavori nei campi erano già terminati senza però che fosse ancora arrivato l'inverno. Per questo, scaduti i contratti, che aveva una casa in uso la doveva lasciare proprio l'11 novembre e non era inusuale, in quei giorni, imbattersi in carri strapieni di masserizia che si spostavano sa un podere all'altro, facendo “San Martino”, nome popolare, proprio per questo motivo, del trasloco. Ancora oggi in molti dialetti e modi di dire del nord “fare San Martino” mantiene il significato di trasloco.


Carlo Verri, a cui è dedicato il nostro museo civico e fratello del più celebre “filosofo” Pietro, fu un grande amante e studioso dell'arte, lui stesso si cimentò in qualità di pittore. Nel 1778, come ci rivela una lettera di Pietro all'altro fratello Alessandro, dipinse un quadro dedicato a S. Martino, destinato alla chiesa parrocchiale di Biassono, ma che poi su volontà e desiderio del nipote Gabriele, fu trasferito ad Ornago nel santuario della Beata Vergine del Lazzaretto, dove è esposto tutt'oggi. 


Tra il 1312 e il 1318 il pittore Simone Martini affrescò la cappella a lui dedicata nella Basilica inferiore ad Assisi con dieci episodi della vita del santo.


In Italia san Martino è considerato patrono dell'arma di fanteria dell'esercito e di ben 143 comuni e frazioni italiani, di cui ben 43 nella sola Lombardia.


Quasi 500 paesi (Saint-Martin, Martigny…) e quasi 4000 parrocchie in territorio francese portano il suo nome.
I re merovingi e poi carolingi custodivano nel loro oratorio privato il mantello di san Martino, chiamato cappella. Tale reliquia accompagnava i combattenti in guerra e in tempo di pace, sulla «cappa» di san Martino, si prestavano i giuramenti più solenni. Il termine cappella, usato dapprima per designare l’oratorio reale, sarà poi applicato a tutti gli oratori del mondo.



















venerdì 11 novembre 2016

SAN MARTINO



L'undici novembre la chiesa celebra
S. Martino
patrono del nostro Comune



Ma, quanto si conosce San Martino?

Domenica 13 novembre
nei giardini di Villa Verri
in occasione della consueta fiera
a lui dedicata,
al gazebo della nostra associazione,
si potrà approfondire la sua storia
e scoprire piccole curiosità legate alla sua figura.


Grandi e piccini
Vi aspettiamo!



Un'esempio?
Il quadro qui riprodotto ha un legame particolare con Biassono...


domenica 6 novembre 2016

APERITIVI LETTERARI/4


Per il secondo appuntamento della rassegna
incontriamo 

CLAUDIA RYAN

scrittrice, giornalista ed insegnante 
di storia dell'arte in un liceo brianzolo, 
l'autrice lariana ci racconterà del suo nuovo lavoro letterario:

HANA LA YAZIDA
l'Inferno è sulla Terra

Una storia coinvolgente e commovente,
che mette in luce le sofferenze e le speranze delle donne
 e della popolazione yazida.



Un reportage crudo e realistico della situazione femminile
in quelle terre martoriate dalla guerra
 e dal terrore dell'ISIS


La scrittura accurata e scorrevole della Ryan,
come già accaduto nei suoi lavori precedenti,
permette al lettore di entrare nel racconto,
portandolo al suo coinvolgimento totale, 
quasi a vivere lui stesso la storia.


MERCOLEDI' 9 NOVEMBRE
dalle 18,45
c/o LA VINERIA dell'Isola
via IV Marie, 8
Biassono

lunedì 31 ottobre 2016

APERITIVI LETTERARI/4


Inauguriamo 
la quarta edizione della nostra rassegna,
incontrando la scrittrice

Silvia Piozzi

L'autrice, è nata a Milano nel 1951.
Accanita lettrice, con un'innata passione per la letteratura, 
scrive prendendo spunto dalle sfide quotidiane
che nella vita ogni persona si trova ad affrontare.
Temi come l'evoluzione della società
e delle sue scale valori nel corso degli anni,
l'amicizia e i rapporti tra le persone
caratterizzano il suo modo di narrare.



Il nuovo libro,
 ambientato nella Padova odierna, 
introduce il lettore in un dedalo di segreti e misteri, 
quando Cecilia, la protagonista,
trova un romanzo del '600
nella libreria della nonna...


MERCOLEDI' 2 NOVEMBRE
dalle ore 18,45

c/o il Neffa Café
via Cesana e Villa 170
Biassono






BIASSONO-CHANIA: UN PONTE SUL MEDITERRANEO

Biassono si affaccia sul Mediterraneo. Grazie all’incontro con la delegazione amministrativa di Chania, antica capitale di Creta, il nostro Comune allarga i propri orizzonti seguendo il percorso avviato dall’Associazione culturale “Gaetano Osculati”. Venerdì scorso, 28 ottobre 2016, verrà infatti ricordato negli annali del paese come il giorno in cui un nuovo modello di cooperazione internazionale ha fatto breccia nel cuore della Brianza. Se la strada era stata aperta nei mesi addietro, allorché Biassono accolse per primo in Italia l’invito Unesco a celebrare i 2400 annidalla nascita di Aristotele, i contatti e gli stimoli sviluppatisi in quell’occasione non sono rimasti lettera morta. 




La giornalista greca Eleni Sarikosta, allora intervenuta per presentare in Villa Verri località e iniziative della Penisola Calcidica riconducibili al grande filosofo di Stagira, è stata intermediaria di questo nuovo progetto. Accompagnata da Maria Kotsifaki e Maria Zisouli - rappresentante dell’Ufficio turistico del Comune di Chania la prima, consulente turistico per il progetto MeetNature la seconda - ha permesso di mettere in contatto i primi cittadini delle due amministrazioni coinvolte, nonostante l’impossibilità per il sindaco del Comune greco di partecipare all’evento biassonese a causa della festa nazionale del 28 ottobre. Dopo una breve visita della Villa Reale di Monza e del suo centro storico, accompagnate dal giornalista, nonché membro dell’associazione Osculati Alberto Caspani, le tre rappresentanti greche sono state accolte verso le 19.30 nei giardini di Villa Verri, dove una delegazione formata da membri del consiglio comunale, del personale amministrativo e delle associazioni biassonesi, le stava attendendo insieme a due televisioni locali. 


Grazie al contributo dei volontari del Gral (Gruppo ricerche archeostoriche del Lambro), i partecipanti hanno avuto modo di familiarizzare con la storia di Biassono e, soprattutto, con i tesori conservati nel museo civico “CarloVerri”, evidenziando i punti di contatto di culture che, in realtà, condividono valori e abitudini sin dal periodo classico greco-romano. Quindi ha avuto luogo la cerimonia di scambio di cortesie in sala civica: alle targhe della municipalità di Chania e al libro che onora il primo presidente greco, originario dell’antica capitale cretese, hanno replicato la placca commemorativa messa a disposizione dall’Associazione Osculati, per mano della sua vicepresidente Carla Pirovano, la bottiglia di miglior prosecco della cantina del Karma Kaffé di Villa Monguzzi, propostosi come partner culturale dell’iniziativa, oltre naturalmente agli omaggi messi a disposizione dal sindaco Luciano Casiraghi (bottiglie dell’ultimo Sgurbatel prodotto e libri dedicati alla storia delle corti del paese). Il tutto, sancito dall’invito ufficiale a visitare Chania come ospiti speciali. Al termine del rinfresco curato da Pancecco di Desio, ha quindi avuto inizio la presentazione della destinazione di Chania, alternando suggestive immagini della località alle appendici occidentali dell’isola di Creta, con dati e informazioni su un modello di sviluppo capace di attrarre fondi europei per la promozione internazionale del proprio territorio.

Nonostante l’area maggiormente conosciuta di Creta sia quella settentrionale – ha spiegato Maria Kotsifakia tal punto da risultare oggi al primo posto nella capacità alberghiera dell’intera Grecia (con una quota complessiva del 21,51%), il polo di Chania – circa 108mila abitanti - è destinato a diventare una delle principali destinazioni per il prossimo futuro. Il suo aeroporto smista già 849mila visitatori l’anno, risultando il settimo della Grecia. A differenza delle altre destinazioni locali, però, Chania non punta a sviluppare un turismo di massa, bensì basato sui nuovi principi di sostenibilità ecologica, al fine di ridistribuire la ricchezza sul territorio e dare respiro al proprio indotto economico”.


Questa nuova strategia non solo permette di accogliere turisti lungo l’intero corso dell’anno (benché Chania già lavori a pieno regime per quasi 7 mesi, da aprile ad ottobre), ma consente uno sviluppo in linea con sette prerogative di sostegno europee: 1) coinvolgimento delle aree remote dell’entroterra con loro integrazione nel programma di tutela ambientale Natura2000; 2) sviluppo di prodotti in funzione delle attività che si possono svolgere in loco (come ad esempio l’escursionismo, lo snoboard o il parapendio sulle Montagne Bianche alle spalle della città); 3) rivalutazione delle specie e colture endemiche per lanciare prodotti “tipici” a chilometro zero; 4) creazione di un marchio locale come certificato di qualità; 5)  miglioramento delle infrastrutture per accedere e interagire con tutti i siti del proprio patrimonio storico-artistico; 6) rinnovamento urbanistico pensato in ottica turistica (come avvenuto per il rilancio del centro storico e del porto “veneziano” di Chania); 6) promuovere infine la cooperazione tra piccoli Comuni, così come fra città del Mediterraneo, al fine di stabilire canali preferenziali di scambio culturale e commerciale. In tal senso, Grecia e Nord Italia possono essere uniti attraverso il già ben avviato progetto di Macroregione Adriatico-Ionica, capace di rilanciare le antiche vie economiche di Venezia fra Oriente e Mitteleuropa.

Dopo aver avviato relazioni con Francia e Repubblica Ceca – ha ricordato Maria Zisouli, riferendosi alle iniziative curate con Spa Tours - Chania ha trovato in Biassono e nella Brianza un interlocutore ideale per proporsi anche come meta per soggiorni climatici, nonché per turismo senior. Ma la metodologia adottata per definire la nostra offerta può essere utile reciprocamente, laddove si voglia valorizzare il proprio patrimonio con mappe ambientali in cui siano raccolti tutti i punti sensibili della propria offerta (tradotti in portali informatici interattivi), o catalogare tutte le specie florofaunistiche attraverso iniziative corali quali concorsi fotografici, o ancora puntare sul rilancio della cucina e della produzione agro-alimentare locale (capace d’imporre ad esempio il nostro miele o il formaggio soffice mizithra come due delle più ricercate specialità greche). Tutti strumenti utili per coinvolgere le famiglie stesse nei piani di recupero delle attività tradizionali, dando loro l’opportunità di relazionarsi direttamente ai visitatori del territorio e di sviluppare microimpresa”.

Ringraziamo Chania per questa grande opportunità di crescita fianco a fianco – ha commentato in chiusura di cerimonia il sindaco Luciano Casiraghicon l’obiettivo di coltivare un rapporto propostosi in termini culturali, grazie al prezioso contributo dell’Associazione culturale Gaetano Osculati, ma che ha tutte le carte in regola per trasformarsi in una relazione più profonda e reciprocamente vantaggiosa”. A sud-est di Biassono il cielo è sempre più blu.



   

giovedì 27 ottobre 2016

Dopo la lunga pausa estiva
rieccoci nuovamente in pista.

Per il quarto anno consecutivo 
andiamo a presentare la nostra rassegna autunnale:

GLI APERITIVI LETTERARI

Sei mercoledì
sei autori
sei locali cittadini



Prendi nota sul calendario
ti aspettiamo.



martedì 7 giugno 2016

TALENT GARDEN



A Biassono
è di scena la moda:
 il primo show dei giovani talenti


Nella cornice settecentesca di Villa Verri,
ventuno giovani modelle 
sfileranno indossando altrettanti abiti
nati dalla fantasia e l'estro 
della nostra concittadina
Carolina Vismara

Inoltre, 
l'evento sarà arricchito di una suggestiva scenografia,
creata da tre studenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera
e di un appetitoso buffet, preparato dai ragazzi 
dell'Istituto Alberghiero Don Gnocchi di Carate B.Za.

E dunque...
LARGO AI GIOVANI




( in caso di pioggia la manifestazione si svolgerà in Sala civica)


Si ringraziano
 il Comune per il patrocinio 
 e quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo evento



domenica 29 maggio 2016

OH BEATO TERRENO, DEL VAGO EUPILI MIO [...]

Dall'Ode "La Salubrità dell'aria" (1759)




Domenica 22 maggio u.s.
l'associazione culturale Gaetano Osculati
è stata invitata dalla Pro Loco di Bosisio Parini (LC)
a partecipare al mini tour Pariniano.

E così, in abiti d'epoca, 
gli "attori" hanno intrattenuto i presenti, 
leggendo dei passi da alcune opere del poeta ed abate lombardo

GIUSEPPE PARINI
(Bosisio 23/05/1729 - Milano 15/08/1799)













Turismo e cultura.
Una splendida esperienza.