Per chiudere il 2016 in bellezza, tutti a Vicenza, sulle orme di Antonio Pigafetta, navigatore, geografo e scrittore, vissuto nella Repubblica di Venezia.
Il suo nome è particolarmente importante nella storia del mare, anche se ai più è poco conosciuto, in quanto prese parte alla spedizione della prima circumnavigazione del globo, dal 1519 al 1522, e, per averla portata a termine, dopo l'uccisione del capitano Ferdinando Magellano, avvenuta nelle odierne Filippine, il 27 aprile del 1521.
Il navigatore vicentino ha lasciato un dettagliato resoconto del lungo viaggio ne "La Relazione del Primo Viaggio intorno al Mondo", che, elogiando le gesta di Magellano, di origine portoghese, non era ben visto dall'imperatore Carlo V, che aveva finanziato la spedizione, cosicché la relazione andò perduta, se non che, il manoscritto in italiano fu ritrovato nel 1797. Oggi è ritenuto uno dei più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del Cinquecento.
Siamo a Vicenza...
non dimentichiamo uno dei più illustri architetti del Rinascimento:
Andrea Palladio
Andrea Palladio nasce a Padova, il 30 novembre 1508. E’ figlio di genitori
umili: suo padre, Pietro della Gondola, è un mugnaio e sua madre Marta una
semplice donna di casa.
Lo scultore Vincenzo Grandi è suo padrino di battesimo ed è il primo che lo
avvicina alla scultura, al disegno, al progetto.
Il giovane Palladio vive gli anni della guerra e lo scontro tra la Repubblica di
Venezia, che allora dominava Padova e gli eserciti degli stati europei e italiani
che hanno dichiarato guerra a Venezia.
A 13 anni entra come garzone nella bottega di Bartolomeo Cavazza, uno dei
migliori tagliapietre della città. Intorno ai 15 anni si trasferisce con la famiglia
a Vicenza e si presenta subito alla bottega di Giovanni di Giacomo da
Porlezza e Girolamo Pittoni, anche su indicazione del Grandi. Nel 1524 si
iscrive alla corporazione dei muratori, scalpellini e scultori di Vicenza. Il lavoro
presso la bottega lo porta in contatto con committenti importanti, grandi
famiglie locali ma anche architetti e intellettuali. Sono anni di pratica e di
studio, durante i quali Palladio incontra persone, approfondisce le sue nozioni
e studia l’arte antica, fino all’incontro per lui molto importante con Gian
Giorgio Trissino che, tra l’altro, lo aiuta a capire le regole costruttive di
Vitruvio
All’epoca della conoscenza con il Trissino risale il cambiamento del nome
(Palladio) ma soprattutto l’importantissimo viaggio a Roma, dove Trissino lo
accompagnerà nel 1541. A Roma Andrea vedrà tutto quello che aveva
sempre studiato e immaginato sui libri e dai racconti, con un’immersione nella
bellezza e nell’arte antica che lo ispirerà per sempre.
Iniziano ad arrivare le committenze per le ville. La prima è Villa Godi, a
Lonedo, progettata nel 1537; seguono poi Villa Pisani a Lonigo (1542), Villa
Pojana a Pojana Maggiore, Villa Chiericati a Vancimuglio, Villa Pisani a
Montagnana, Villa Cornaro a Piombino Dese (1552), Villa Badoer a Fratta
Polesine (1554), Villa Barbaro e il Tempietto Barbaro a Maser, Villa Emo a
Fanzolo, Villa Foscari (detta la Malcontenta) a Malcontenta di Mira, Villa
Almerico-Capra (La Rotonda). Palladio realizza importanti edifici a Vicenza:
diversi palazzi per committenti privati, la Basilica Palladiana, il Teatro
Olimpico e poi lavora anche a Venezia (Convento della Carità, la Chiesa di
San Giorgio Maggiore, la facciata della Chiesa del Redentore).
Nel 1570 pubblica la sua opera teorica, ‘I Quattro Libri dell’Architettura’.
Muore a Maser nel 1580, per cause non note e viene sepolto nella Chiesa di
Santa Corona a Vicenza. Nel 1844 viene realizzata una nuova tomba in una
cappella a lui dedicata nel Cimitero Maggiore di Vicenza.
Arrivederci
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